I Quattro Avventurieri A Quattro Zampe + Uno
Ciascuna storia, al momento, viene scritta e narrata in italiano e in inglese.
La traduzione dall'italiano (la lingua originale) all’inglese e la lettura delle storie sono eseguite con l’uso dell'Intelligenza Artificiale Generativa — che forse ha un tocco di magia... Speriamo abbia fatto un buon lavoro!
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Each story is currently written and narrated in both Italian and English.
The translation from Italian (the original language) to English and the reading of the stories are performed using Generative Artificial Intelligence — which perhaps has a touch of magic... We hope it has done a good job!
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I Quattro Avventurieri a Quattro Zampe + Uno
Alla periferia di una grande città, abitavano quattro piccoli cani che ogni giorno facevano un giro nel vicinato per sgranchirsi le zampette insieme ai loro padroni. Il resto del tempo lo passavano in poltrona o sdraiati al sole in giardino.
In un angolo vicino al muro, dietro la casa, nascosti da un albero, c'erano dei vecchi oggetti usati e un po' rotti. Uno dei cani, quella che si chiamava Tachi, decise di andare in esplorazione per vedere se c’era qualcosa di interessante e trovò quello che sembrava essere un vecchio pallone — ma un po' strano, con una specie di gamba.
"Che cosa sarà mai? Sembra un oggetto sospetto!” Meglio chiamare i rinforzi immediatamente, pensò: "Bau, bau, bau!"
Gli altri tre accorsero subito abbaiando — in caso ci fosse da spaventare qualcuno o qualcosa.
”Un pallone, un pallone!" gridarono e si misero in posizione per giocare.
La più birichina e più piccola di taglia, la Pippa, iniziò a calciare l’oggetto con le sue zampette ma si fermò subito esclamando: ”Oh, ma com'è duro questo pallone?!”
“E’ duro si, sciocca, non lo vedi che è un mappamondo?" le dissero Luca e Lillo, gli altri due componenti della famigliola, mentre Tachi rimaneva pensierosa e non veramente convinta della cosa.
Ma una volta chiarito cosa fosse, tutti si misero ad osservarlo mentre, magicamente girando su se stesso, mostrava paesi lontani dei quali avevano sentito dire dai loro padroni che, per dirla proprio tutta, erano proprio dei gran girelloni!
Alla fine della giornata, dopo tante avventure, pisolini, una camminata al calare del sole ed una buone cena, andarono tutti a letto; ma pensando al mappamondo, nessuno dei quattro riuscì a dormire un gran che. Appena chiudevano gli occhi, iniziavano a viaggiare con la fantasia e pensavano ad avventure emozionanti che li trasportavano in posti sconosciuti e fantastici da visitare.
Al mattino, c’era un gran bisbigliare. "Dormito bene?" si domandavano gli uni con gli altri. “No, io ho viaggiato in paesi sconosciuti," "Io pensavo di volare," "Io di navigare sugli oceani," “Io invece di scalare montagne altissime."
Pensa e ripensa, decisero che sarebbe stato davvero bello trasformare questi sogni in realtà. Continuarono a parlottare, e dopo qualche ora, tutti d'accordo pronunciarono le fatidiche parole: "Saremo i quattro avventurieri a quattro zampe, a giro per il mondo, tutti per uno e uno per tutti." La decisione fu presa; ma come sarebbe stato possibile iniziare l'avventura?
A Luca gli venne in mente il vecchio saggio bassotto Ettore, che viva nel vicinato e che di mestiere faceva il mago cantastorie . Lo incontravano quasi tutti i giorni durante le passeggiate al tramonto. Ettore seduto davanti alla sua casa narrava con occhi scintillanti di emozione storie di viaggi fantastici ad un gruppetto di cuccioli con i loro padroni; tutti intenti ad ascoltare.
Una volta lo sentirono raccontare di Parigi e della sua maestosa Torre Eiffel che si alzava in cielo fino a sopra le nuvole, dei monumenti imponenti, dei grandissimi giardini da visitare e poi, attenzione attenzione, croissant con burro e marmellata per colazione, baguette ripiene di tutto un po’ a pranzo ed ossi succulenti e saporiti per cena.
"Ecco chi ci potrebbe aiutare: Ettore il Bassotto Mago!” esclamarono con gioia.
Immediatamente, quatti quatti, uscirono di nascosto dal loro giardino, passarono da un piccolo varco nella staccionata e si incamminarono verso la casa di Ettore. Arrivarono alle le cinque del pomeriggio in punto ed Ettore li invito’ per il te con i biscotti. I quattro avventurieri, fra un biscotto e l’altro gli raccontarono del mappamondo trovato per caso, e del loro desiderio di avventure.
Il bassotto mago, che tutto aveva già intuito, disse: "Con un incantesimo io posso accompagnarvi in giro intorno alla terra ed andare a visitare una località da voi scelta."
I fantastici quattro a quattro zampe, in coro gridarono: "Andiamo a Parigi!"
“Con piacere," rispose Ettore.
Tutti pronti per la partenza!
Il bassotto mago prese il suo super bastone magico, che battuto tre volte per terra "toc toc toc", e alle parole "Babau Babau!" ne uscirono piccole stelle luminose; ognuna prese per la zampetta un cane alzandolo in volo, ed a seguito del mago, partirono per l’avventura.
In un primo momento chiusero gli occhi timorosi, ma: "Guardate guardate," disse la loro guida, e aperti gli occhi videro che sorvolavano oceani, mari, montagne, laghi, città e foreste incantate: "Che meraviglia!”
Dopo poco, improvvisamente, in lontananza apparve la città di Parigi. Volteggiando come piume al vento, in un soffio arrivarono quasi a toccare la Torre Eiffel, che con la sua altezza, bucava le nuvole passandovi nel mezzo. La compagnia si posò sui tetti di Parigi: “Che meraviglia, Parigi è davvero magica e affascinante!"
Mentre passeggiavano per le strade di Montmartre decisero di mandare una cartolina ai loro padroni per fargli sapere del loro viaggio.
Indirizzo:
Alla nostra casa dall'altra parte del oceano.
Terza strada a destra.
Nona a sinistra.
Giardino con albero di limoni.
Scoiattoli che gironzolano intorno.
Possibile avvistamento colibrì.
Città di chissà chi lo sa, vallo a sapere.
Modalità di spedizione:
Raggio di luce veloce e magico.
Assicurata.
Richiesta firma alla consegna.
Spedita la cartolina. Videro la famosa ruota panoramica e senza esitazione ci salirono sopra. Al secondo giro, mentre si godevano il panorama della città, una inaspettata folata di vento li fece volteggiare in aria e giù a precipizio nell'acqua della Senna con un tonfo, un "pluff" e poi un grande movimento di zampe e un collettivo abbaiare: "Bau aiuto, bau aiuto, bau aiuto, bau aiuto, salvateci non sappiamo nuotare!”
Per fortuna un battello navigava lentamente proprio in quel momento, nelle acque del fiume. Accorse l'equipaggio che li salvò tutti e quattro gettando la scialuppa e tirandoli a bordo.
Nello stesso istante del salvataggio, si presentò un grosso guaio. I naviganti non erano altro che cani pirati. Sul battello sventolavano bandiere nere con il teschio e ossa incrociate.
Il nostromo arrivò sul ponte della nave e grattandosi il naso osservò la scena incredulo e anche preoccupato. Il battello era in missione speciale e trasportava un ingente tesoro ben nascosto nella stiva. Rimuovendo i suoi occhiali tondi disse: “Oh, ma che siete spie 007?”
Nel dubbio i quattro cani furono presi prigionieri e legati alla spalliera di piccole sedie.
In quel frastuono, apparve sul ponte il capitano. Indossava una bandana con teschi, cinturone con pistole, spada e stivali, e una benda all’occhio destro, ma non aveva aria minacciosa. Avanzò verso i quattro con passi decisi sul legno scricchiolante del ponte. Fissando i prigionieri, alzò la spada e gridò con autorità alla sua ciurma: "Fermi tutti! Questi quattro cani io li conosco, sono miei amici. Slegateli immediatamente e offrite loro ossi e croissant a volontà."
Il capitano pirata avvicinandosi disse: “Oh, ma non mi riconoscete? Io sono Odi, la mia padrona è amica della vostra." Così, Tachi, Pippa, Luca, e Lillo, si ricordarono di lui. Fecero capriole dalla contentezza per essere stati salvati e per aver ritrovato un grande amico. Rivolgendosi all ciurma disse “Io ho vissuto nella loro casa, al di là dell'oceano, ospitato dai loro padroni e trattato come un re”.
In ritardo come un’orologio scarico, il mago bassotto, come un fulmine, arrivò sul ponte pronto a dare battaglia per difendere i quattro avventurieri a quattro zampe, ma non poté fare altro che tirare un sospiro di sollievo e salutò Odi il Pirata con una stretta di zampa.
Tutti felici e contenti passarono alcune ore di gioia ammirando Parigi dal battello con i loro amici pirati. Alla sera Ettore il bassotto mago organizzò il viaggio di ritorno che includeva anche il capitano pirata, Odi.
I cinque avventurieri a quattro zampe arrivati a casa, dall’altra parte dell’oceano, distesi al caldo accanto al caminetto, raccontarono della loro fantastica avventura parigina.
Bau, bau, bau, bau e bau.
The Four Four-Legged Adventurers + One
On the outskirts of a big city, there lived four little dogs who took a walk around the neighborhood every day to stretch their legs with their owners. They spent the rest of the time on armchairs or lying in the sun in the garden.
In a corner near the wall, behind the house, hidden by a tree, there were some old used and slightly broken objects. One of the dogs, named Tachi, decided to go exploring to see if there was anything interesting and found what seemed to be an old ball — but a bit strange, with a kind of leg.
"What could it be? It looks like a suspicious object!" she thought. "Better call reinforcements immediately. Woof, woof, woof!"
The other three rushed over, barking — just in case there was someone or something to scare off.
"A ball, a ball!" they shouted and got into position to play.
The most mischievous and smallest in size, Pippa, started to kick the object with her little paws but stopped immediately exclaiming, "Oh, but how hard this ball is!"
"It's hard indeed, silly, can't you see it's a globe?" said Luca and Lillo, the other two members of the family, while Tachi remained thoughtful and not entirely convinced.
But once it was clear what it was, they all started to observe it as, magically turning on itself, it showed distant countries they had heard about from their owners who, to tell the truth, were great wanderers!
At the end of the day, after many adventures, naps, a walk at sunset, and a good dinner, they all went to bed; but thinking about the globe, none of the four could sleep much. As soon as they closed their eyes, they began to travel with their imagination and thought of exciting adventures that transported them to unknown and fantastic places to visit.
In the morning, there was a lot of whispering. "Slept well?" they asked each other. "No, I traveled to unknown countries," "I thought of flying," "I of sailing the oceans," "I climbed very high mountains."
Thinking and thinking, they decided it would be really nice to turn these dreams into reality. They continued to chatter, and after a few hours, they all agreed and pronounced the fateful words: "We will be the four four-legged adventurers, traveling the world, all for one and one for all." The decision was made; but how could they start the adventure?
Luca thought of the old wise dachshund Ettore, who lived in the neighborhood and was a storyteller wizard by trade. They met him almost every day during their sunset walks. Ettore, sitting in front of his house, would narrate with sparkling eyes stories of fantastic travels to a group of puppies with their owners; all intent on listening.
Once they heard him tell about Paris and its majestic Eiffel Tower rising into the sky above the clouds, the imposing monuments, the huge gardens to visit and then, attention attention, croissants with butter and jam for breakfast, baguettes filled with all sorts of things for lunch, and succulent and tasty bones for dinner.
"Here’s who could help us: Ettore the Wizard Dachshund!” they exclaimed with joy.
Immediately, sneaking out of their garden, they passed through a small gap in the fence and headed towards Ettore's house. They arrived at five o'clock sharp, and Ettore invited them in for tea with cookies. The four adventurers, between one cookie and another, told him about the globe they found by chance and their desire for adventures.
The wizard dachshund, who had already guessed everything, said, "With a spell, I can accompany you around the world and visit a place of your choice."
The fantastic four four-legged adventurers shouted in unison, "Let's go to Paris!"
“With pleasure," replied Ettore.
All ready for departure, the wizard dachshund took his super magic wand, which he tapped three times on the ground "toc toc toc", and at the words "Woofwoof and Woofwoof" small glowing stars came out; each one took a dog by the paw, lifting them into the air, and following the wizard, they set off for the adventure.
At first, they closed their eyes in fear, but: "Look, look!” said their guide, and opening their eyes they saw they were flying over oceans, seas, mountains, lakes, cities, and enchanted forests: "How wonderful!”
Soon, suddenly, in the distance appeared the city of Paris. Floating like feathers in the wind, in a flash, they arrived almost touching the Eiffel Tower, which with its height, pierced the clouds passing through the middle. The group landed on the roofs of Paris: “How wonderful, Paris is really magical and fascinating!"
As they strolled through the streets of Montmartre, they decided to send a postcard to their owners to let them know about their trip.
Address:
To our house on the other side of the ocean.
Third street on the right.
Ninth on the left.
Garden with lemon tree.
Squirrels running around.
Possible hummingbird sighting.
City of who knows, go find out.
Shipping method:
Fast and magical light beam.
Insured.
Signature required upon delivery.
After sending the postcard, they saw the famous Ferris wheel and without hesitation got on. On the second round, while enjoying the view of the city, an unexpected gust of wind made them spin in the air and fall into the water of the Seine with a splash, a "plop", and then a great movement of paws and a collective barking: "Woof help, woof help, woof help, woof help, save us, we can't swim!”
Luckily, a boat was slowly sailing right at that moment in the river. The crew rushed to save them all by throwing the lifeboat and pulling them on board.
At the same time as the rescue, a big trouble arose. The sailors were none other than pirate dogs. Black flags with skulls and crossbones waved on the boat.
The boatswain arrived on the deck of the ship and, scratching his nose, observed the scene, incredulous and also worried. The boat was on a special mission and carried a large treasure well hidden in the hold. Removing his round glasses, he said: “Oh, are you 007 spies?”
In doubt, the four dogs were taken prisoners and tied to the back of small chairs.
In that hubbub, the captain appeared on deck. He wore a bandana with skulls, a belt with pistols, a sword and boots, and an eyepatch over his right eye, but he didn't look threatening. He advanced towards the four prisoners with determined steps on the creaking wood of the deck. Staring at the four prisoners, he raised his sword and shouted authoritatively to his crew: "Stop everyone! I know these four dogs, they are my friends. Untie them immediately and offer them bones and croissants at will."
The pirate captain, approaching, said: “Oh, don’t you recognize me? I am Odi, my owner is a friend of yours." So, Tachi, Pippa, Luca, and Lillo, remembered him. They did somersaults with joy for being saved and for having found a great friend. Addressing the crew, he said, “I lived in their house, across the ocean, hosted by their owners and treated like a king.”
Late as a broken clock, the wizard dachshund, like a lightning bolt, arrived on deck ready to fight to defend the four four-legged adventurers, but he could do nothing but breathe a sigh of relief and greeted Odi the Pirate with a paw shake.
All happy and content, they spent a few hours of joy admiring Paris from the boat with their pirate friends. In the evening, Ettore the wizard dachshund organized the return trip, which included the pirate captain, Odi.
The five four-legged adventurers, once home, across the ocean, stretched out warmly by the fireplace, recounted their fantastic Parisian adventure.
Woof, woof, woof, woof, and woof.